Nella squadra milanese Fabio Cannavaro approda dopo la grande esperienza del Parma; dopo aver lasciato la squadra emiliana che nel mentre si stava abbissando, arriva a Milano alla corte dell’Inter.
Non solo l’Inter ma anche il Milan si interessa al campione napoletano ma alla fine a spuntarla sono i nerazzurri per un cifra di 23 milioni di euro.
La Prima Stagione all’Inter (2002/2003)
In nerazzurro incontra Héctor Cúper che lo schiera come terzino destro, ruolo che fa sottoperformare il difensore. Un avvio molto complesso come dimostrato all’esordio in Champions con annessa espulsione. Si rifà alla terza giornata di Champions, segnando il gol, ahimé inutile, dell’1 a 2 contro Olympique Lione a Milano.
Torna a giocare con Hernán Crespo, conosciuto ai tempi del Parma e inizia l’avventura insieme a calciatori del calibro di Francesco Toldo, Javier Zanetti, Gigi Di Biagio, Christian Vieri e Gabriel Batistuta; in difesa, a contendergli il posto da titolare, ci sono Iván Córdoba e Marco Materazzi.
Alla fine del campionato il piazzamento è un secondo posto alle spalle della Juventus; memorabile però è la prestazione in Champions League, dove l’Inter centra finalmente obiettivi che mancavano da tempo e arriva fino alla semifinale, persa contro il Milan dopo un doppio pareggio (Milan che avrebbe poi incontrato la Juventus, vincendo in finale).
Per Fabio Cannavaro la stagione si chiude con 40 presenze totali (28 in campionato e 12 in Champions) e 1 gol, quello che abbiamo già detto contro l’Olympique Lione.
L’ultimo anno all’Inter (2003/2004)
La seconda stagione di Cannavaro all’Inter si apre con un nuovo addio a Hernán Crespo che passa al Chelsea. Massimo Moratti conferma la fiducia a Héctor Cúper ma le cose non vanno come ci si aspetterebbe: in autunno la formazione ha fortemente sottoperformato, si trova in basso in classifica e il mister viene esonerato per essere sostituito da Alberto Zaccheroni. Cambia il modulo e Fabio viene impiegato tra i 3 difensivi nel 3-4-3.
La Beneamata non riesce nemmeno a raggiungere gli ottavi di finale a causa della sconfitta, per 5-1, contro l’Arsenal al San Siro, durante la fase a gironi.
Un anno pessimo che porta alla memoria le dimissioni di Massimo Moratti, l’aggressione di Marco Materazzi ai danni del senese Bruno Cirillo, lo stop per doping di Mohamed Kallon, il rapporto di Vieri con la tifoseria che iniziava a diventare teso. Insomma, un anno pessimo per il team e di conseguenza per Fabio Cannavaro.
L’addio e il passaggio alla Juventus
L’ultima stagione aveva lasciato un pessimo ricordo e strascichi e così Fabio Cannavaro decide di accettare la Juventus, venendo scambiato con il portiere Fabián Carini + 11 milioni.
Cannavaro molti anni dopo dirà che i due anni all’ombra della Madonnina sono stati i due anni più sofferti della carriera, anche se si è trovato bene.